DUOMO

Il Duomo inizia a essere costruito nel 1786, sotto la Repubblica di Venezia, ed è completato nel 1882. Il suo cantiere vede un secolo di storia villafranchese con cambiamenti geopolitici e amministrativi.
Lo spazio su cui si sorge la nuova Chiesa, un tempo era occupato dalla Vecchia Pieve di San Pietro, che aveva però un orientamento differente rispetto a quella odierna, in quanto la facciata era rivolta verso sud-ovest e guardava il Castello; accanto sorgeva il Cimitero cittadino di Villafranca. La vecchia Pieve subisce nel corso dei secoli diversi ampliamenti e ristrutturazioni, fino a quando viene demolita.
Il Duomo è una copia della chiesa del Redentore di Venezia, progettata da Andrea Palladio tra il 1577 e il 1592. L'erezione di un tempio così grandioso divenne necessaria quando l'ex chiesa parrocchiale, ora pubblico teatro, si rese insufficiente ad accogliere l'aumentata popolazione di Villafranca. Agli abitanti della città era piaciuto il santuario votivo del Redentore e vollero, perciò, che la loro Chiesa fosse una copia di quella ideata dal Palladio.
Sulla facciata dell'edificio troviamo due nicchie ai lati del portone, che ospitano le statue dei Santi Pietro e Paolo ai quali è dedicata la chiesa. In alto sono presenti tre statue rappresentanti le tre virtù teologali: Carità, Fede, Speranza.
L'interno della Chiesa, a pianta longitudinale, presenta cappelle laterali, che in successione danno alla Chiesa un aspetto unitario e armonico.
La costruzione risulta grandiosa e solenne, ricca di pregevoli opere d’arte. Tra le altre, merita di essere citata la cosiddetta “Madonna del popolo”, gruppo ligneo rappresentante Maria con il Bambino, importante oggetto di devozione popolare; infatti, accanto si trovano numerosi ex voto che testimoniano la presenza di un culto mariano a Villafranca diffuso soprattutto tra le giovani spose.
Tra i dipinti, da segnalare la pala di Felice Brusasorzi (1539-1605) con “Sant'Antonio abate tra i santi Bovo e Martino di Tours e Madonna con Bambino in gloria tra i santi Francesco e Pietro”, commissionata dal Consorzio degli Originari di Villafranca per affermare il loro prestigio agli occhi degli stranieri.
Maestoso il coro, contenente antichi stalli lignei intarsiati provenienti dalla vecchia parrocchiale, illuminato da vetrate policrome che mostrano la Vergine annunciata e l'Angelo annunciante, la conversione di S. Paolo, la crocifissione di S. Pietro e l'ultima cena sono gli altri episodi narrati nelle brillanti vetrate risalenti agli anni Settanta del Novecento, che illuminano lo spazio intorno all'altare.